Cosa fare a Lefkada, e cosa vedere, può essere davvero difficile per via della sua grandezza, soprattutto se si hanno pochi giorni a diposizione; infatti, per dimensione, è la quarta isola dell’arcipelago delle Isole dello Ionio, da molti definita come lo “zaffiro incastonato nel Mar Ionio“.
Ecco, dunque, un articolo ben dettagliato su cosa fare a Lefkada in due giorni, con tutti i consigli utili annessi per viverla al meglio, anche se per poco tempo.
Come arrivarci
Anche se conosciamo Lefkada come un’isola, essa, in realtà, non lo è, perché è collegata alla Grecia Continentale attraverso un ponte, perciò, come raggiungere l’isola di Lefkada dall’Italia?
Traghetto
Sull’isola di Lefkada, dall’Italia, si può arrivare in nave con diverse compagnie marittime che effettuano nel periodo estivo diverse corse, se non giornaliere, almeno settimanali, con partenza da Venezia (SuperFast Ferries, Anek Lines), Ancona (Minoan Lines), Bari (Anek Lines, SuperFast Ferries) e Brindisi (Grimaldi Lines). Si arriva al porto di Igoumenitsa e, da qui, si può scegliere di andare in autobus o in auto (anche noleggiabili in loco) seguendo le indicazioni stradali Preveza- Aktio, fino a raggiungere un tunnel sottomarino AKTIO (costo pedaggio:3 euro a tratta); percorso il tunnel, poco più di 23 km vi separano da Lefkada (attraversando un breve ponte mobile che la congiunge alla terraferma).
Aereo
Pochi chilometri fuori dall’isola, si trova l’aeroporto di Aktio/Preveza, e, le compagnie che effettuano voli dall’Italia per Preveza/Lefkada sono numerose; a causa dei cambi continui che ormai, da qualche mese, viaggi e rotte subiscono, consiglio di contattarmi per conoscere, in tempo reale, le società di volo che effettuano tale tratta, oppure monitorando la situazione sui motori di ricerca.
Io, ad esempio ho raggiunto l’isola di Lefkada, nel Maggio di quest’anno, volando da Venezia Marco Polo con la compagnia Volotea.
Come muoversi a Lefkada
Qualora avessi intenzione di raggiungere l’isola di Lefkada in aereo, il modo migliore per potersi muoversi sul posto è sicuramente quello di noleggiare un’auto; diversamente, potrebbe risultarti difficile poterla esplorare per intero data la grandezza dell’isola, a meno che tu non decida di affittare uno scooter di cilindrata pari o superiore ai 250 cc (potresti provare con un 125 cc ma non garantisco sulla praticità).
Dove noleggiare un’ auto?
Noi abbiamo noleggiato l’auto da Katogiannis, attraverso Andrea Zerbetto. Auto nuovissima, fatta trovare direttamente in Aeroporto, assistenza h24 ed, incluso nel prezzo, l’assicurazione kasko e furto/incendio. Per contattarlo, non dovete fare altro che scrivere una mail a prevezarentcar@gmail.com, oppure attraverso la pagina Instagram o Facebook Preveza Rent a Car.
Vi assicuriamo massima serietà ed efficienza.
Cosa fare a Lefkada in due giorni: Giorno 1
Sull’isola di Lefkada c’è davvero tanto da esplorare, dal momento che è un’isola ricca di bellezze naturali, monumenti, chiese, monasteri, pittoreschi villaggi, fitta vegetazione, stupende insenature dalle acque cristalline ed altre con sfumature che vanno dall’azzurro “evidenziatore” (leggendo scoprirai cosa intendo) al verde smeraldo, spiagge per tutti i gusti e di tutti i tipi: sassolini, sabbia, ghiaia, rocce, selvagge ed attrezzate.
Ti sembrerà inverosimile ma siamo stati, purtroppo, sull’isola di Lefkada per soli due giorni (eravamo lì per motivi lavorativi), perciò, ti farò vedere cosa siamo riusciti a fare noi…
Atterrati a Lefkada alle ore 9:00 del mattino, con la compagnia Volotea, ci siamo catapultati in auto (che Andrea ci ha fatto trovare pronta a pochi metri dall’uscita dell’aeroporto) ed impostato sul navigatore la nostra prima tappa: le Cascate di Nidri.
Chi ci segue già da un pò, soprattutto sui canali social, sa benissimo che io e Michele, ogni volta che siamo in Grecia, vestiamo i panni di Ugo e Pina Fantozzi ed ovviamente non poteva mancare la prima “disavventura” sull’isola di Lefkada: non so per quale becero motivo il navigatore ci stava facendo proseguire in direzione Igoumenitsa, attraversando così il tunnel sotterraneo.
Solo pochi chilometri dopo abbiamo capito l’errore e siam tornati indietro, perdendo non solo tempo prezioso, ma pagando anche 6 euro inutilmente, pazienza!
Ammoglossa e Kastro beach
La spiaggia di Kastro non era assolutamente nei nostri piani, ma, attraversando il ponte che collega l’isola di Lefkada alla terraferma, abbiamo notato il Castello di Agia Mavra e così abbiamo optato per fare una breve sosta ad Ammoglossa in modo da scattare qualche fotografia.
Mentre osservavo il paesaggio, avevo notato due donne che pescavano con l’utilizzo della sola lenza, ed io son rimasta lì imbambolata ad osservarle per molto tempo, mentre Michele era andato in perlustrazione per capire cosa ci fosse oltre il muro che delimitava Ammoglossa.
Ed è stato proprio in quel momento che Michele mi ha chiamato, esclamando «vieni a vedere che colori!»
Non me lo son fatto ripetere due volte, e mi son subito catapulta sul muretto della recinzione; cosa hanno visto i miei occhi in quel momento non credo che sarò mai in grado di riuscire a spiegarlo.
Enorme distesa di spiaggia bianca, un misto di sabbia e ciottoli che prosegue quasi imperterrita lungo la laguna fino alla spiaggia di Gyra. Ed il mare? Bee che dire, era di un azzurro intenso, con sfumature cristalline al punto tale da chiedermi «ma son sicura di essere in Grecia?»
Se la spiaggia di Kastro è attrezzata questo non saprei dirtelo con certezza perché io ero lì il 31 di Maggio ed a parte me e qualche local non c’era anima viva; sta di fatto che una sosta qui a Kastro te la consiglio assolutamente, e poi si trova a meno di 2 chilometri da Lefkada Town.
E dopo aver fatto un bel carico di azzurro, abbiamo proseguito fino alle Cascate Dimosari di Nidri.
Cascate di Nidri
Le cascate di Nidri si trovano a circa 22 chilometri dalla Città di Lefakda ed a 13 da Nikiana (dove abbiamo alloggiato), ed arrivarci è molto semplice.
Non ero mai stata alle cascate in Grecia, o forse in tutta la mia vita, quindi desideravo immensamente andarci anche perché devi sapere che durante i mesi più caldi (alle cascate di Nidri) è quasi impossibile trovare l’acqua perché tendono a prosciugarsi.
Parcheggiata l’auto sotto un grosso ulivo, ci siamo incamminati verso l’entrata, gratuita, e, da lì, abbiamo intrapreso la nostra piccola escursione nella gola di Dimosari, della durata di circa 15/20 minuti .
Ti consiglio di indossare scarpe comode in quanto il percorso si trova tra una fitta vegetazione e pavimento roccioso umido.
Attraversare la gola, essere immersi dal profumo della verde vegetazione, il rumore dei ruscelli e delle piccole cascate lungo il cammino, è stato a dir poco meraviglioso, tutti i nostri sensi erano in estasi.
Dopo 20 minuti di trekking, attraversando piccoli ponticelli e salendo scale scolpite nella roccia, aggrappandoci a dei corrimano di emergenza, siamo giunti alla grande cascata alta circa 12 metri.
Uno spettacolo della natura mai visto prima, un laghetto dai colori che variano dal verde, al bianco e al blu, e l’incessante ed assordante rumore dell’acqua che veniva giù precipitosamente.
Lo sapevi che a questa cascata è stata dedicata una poesia? Il poema si chiama «Το ξεριζωμένο δέντρο», che, tradotta vuol dire “l’albero sradicato” ed è stato scritto da Aristotelis Valaoritis.
Son sincera, io non ho avuto il coraggio di tuffarmici, ma ci ha pensato Michele a farlo!
«Devo dire, tutto stupendo ma l’acqua era davvero gelida» queste le sue parole, perciò se sei una persona molto freddolosa ti consiglio di mettere a mollo solo i piedi!
Vissuta questa indimenticabile esperienza siamo tornati all’auto pronti per la prossima tappa: Egremni Beach!
Egremni beach
Come detto all’inizio, l’isola di Lefkada è davvero molto grande e, per questa ragione, vanta innumerevoli spiagge, una più bella dell’altra; e dal momento che avevamo poco tempo a disposizione sull’isola, abbiamo dovuto fare scelte “sofferte”.
Se c’è una spiaggia che desideravo tanto vedere, è quella di Egremni Beach, ammaliata da quei colori che non credevo fossero veri ma solo frutto di filtri ed io, dal motto “se non lo vedo non ci credo”, volevo appurarlo con i miei occhi.
Egremni si trova nella parte sud-ovest dell’isola di Lefkada, posta alla pendici di una parete rocciosa.
Anche qui, arrivarci è stato molto semplice; va detto però che, da Nidri, il tragitto è stato lunghino, con gli ultimi metri del tratto stradale in cui la carreggiata si restringe, rendendo difficoltoso il passaggio di due auto a senso di marcia inverso, con il lato destro della strada che era praticamente a strapiombo, senza alcun tipo di guard-rail o protezione laterale.
Arrivati al parcheggio del punto panoramico ho notato un cancello in prossimità della nuova strada che portava giù fino alle scalinate di Egremni, non me lo aspettavo!
Devi sapere che, l’accesso via terra ad Egremni, è stato riaperto proprio lo scorso anno dopo ben 6 anni perché, nel novembre del 2015, un forte terremoto che colpì l’isola di Lefkada, ne aveva distrutto l’accesso insieme ai suoi 347 scalini.
Tutto sommato, son stata fortunata perché, lasciando l’auto su, son comunque potuta arrivare fin giù a piedi.
A scendere sembrava tutto bello e facile, ero talmente ipnotizzata da quel colore azzurro “evidenziatore”, mai visto in vita mia in tanti anni di Grecia, che non pensavo assolutamente a come avrei dovuto fare per ritornar su!
Si scende, quindi, una strada di nuova costruzione fatta di tornanti, tanti, e con una pendenza del 15%…che è tantissimo!
Arrivati quasi in prossimità della scalinata, di recente costruzione, abbiamo trovato un piccolo chiosco, purtroppo chiuso (altra avventura di Ugo e Pina, perché il pensiero era “troveremo un chiosco aperto, ti pare?”), faceva un caldo bestiale e non avevamo, appunto, con noi, una goccia d’acqua!
In quell’instante, ho fatto i conti con la strada del ritorno, con i 347 scalini da fare per scendere in spiaggia ed altrettanti per risalire, e, sinceramente, ci ho rinunciato!
Stavo “morendo” di sete e fisicamente non ce l’avrei fatta senza acqua, perciò ho sceso solo una ventina di scalini per godermi il panorama e son tornata indietro.
La spiaggia è sicuramente attrezzata, ma non al 31 maggio, altro motivo che ci ha spinto a non scendere.
Nel caso in cui non lo sapessi, puoi arrivare ad Egremni anche via mare attraverso escursioni organizzate, taxi boat o imbarcazioni private.
I commenti per ritornare su te li risparmio, sappi solo che ci ho lasciato l’anima (ahahahah).
Su Egremni concludo dicendo che va vista almeno una volta nella vita, e credo fermamente che sia tra le più belle spiagge presenti non solo in Grecia, ma nel mondo!
Non mi credi? Allora non devi far altro che programmare un viaggio proprio sull’isola di Lefkada.
Il giorno uno si conclude con il check-in, nel tardo pomeriggio, presso il Crystal Waters, la struttura che ci ha ospitato, anche perché il lavoro ci attendeva.
Cosa fare a Lefkada in due giorni: Giorno 2
Il secondo giorno inizia con un’abbondante colazione in struttura (sia intercontinentale che greca), per poi metterci in strada, direzione Milos Beach.
Milos Beach
Penso che si possa definire Milos Beach come un “capolavoro di madre natura”, dopo Egremni, infatti, pensavo che essa non avrebbe potuto fare di meglio, ed invece, mi sbagliavo ancora una volta.
Milos, la spiaggia del vento e dei mulini, (per chi non lo sapesse la parola milos in greco significa, appunto, “mulino”), si trova nella punta nord dell’isola, a sud del villaggio di Agios Nikitas.
Parcheggiato l’auto in prossimità del minuscolo centro di Agios Nikitas, chiuso al traffico, abbiamo proseguito a piedi, seguendo poi le indicazioni per la spiaggia, imboccando un sentiero che attraversa un bosco.
In due giorni a Lefkada ho capito che qui, per godere di alcune bellezze naturali, devi guadagnartele, come si suol dire, sudandotele (ahahahaha)!
Il sentiero è lungo poco più di 600 metri, durata di percorrenza di circa 15/20 minuti, non è molto difficile da percorrere, ma il consiglio che ti voglio dare è quello di indossare scarpe comode e, soprattutto, di farlo al mattino presto, a maggior ragione se con te hai dei bambini.
Giunti quasi alla fine del sentiero, poco prima di iniziare la discesa in spiaggia, si aprirà dinanzi a te una vista che ti lascerà senza parole; prepara il cellulare, la reflex, la go pro, o tutto ciò che hai per immortalare il momento, e dopo averlo fatto, goditelo!
Anche a Milos, volendo, si può arrivare via mare con i taxi boat che partono proprio da Agios Nikitas.
Milos Beach è una spiaggia superlativa, formata da piccolissimi ciottoli bianchi e dal mare cristallino, lunghissima ed attrezzata (non il primo di giugno).
Anche quel giorno, in spiaggia, non c’era nessuno; la gente presente, infatti, si contava sulle dita di una mano.
Sappi, come info utile, che la parte meridionale della spiaggia, solitamente, è la zona più frequentata dai naturisti.
Mentre ci godevamo l’enorme bellezza della spiaggia, abbiamo notato la presenza di un uomo che vendeva cibo e bevande, ma chi era?
Christos, l’uomo di Milos Beach
Sull’isola di Lefkada c’è un uomo meraviglioso, che si chiama Christos! Sulla spiaggia di Milos Beach lo vedrete fare avanti ed indietro sotto il sole cocente a vendere Loukoumades, spanakopita, birre fresche ed anche frappè instantaneo.
Ma, oltre a questo, ti regalerà un momento bellissimo perché è una persona umile e alla mano, simpatica e solare!
Perciò, se ti capiterà di andare a Milos, rifocillati da Christos; anche se i prezzi son leggermente maggiorati, abbi pazienza, perché lui ci arriva via terra (ed è una faticaccia) facendo avanti ed indietro, da un punto all’ altro della spiaggia, tutto il giorno, tutti i giorni!
Dopo quest’ altra bellissima esperienza, lasciamo Milos Beach perché è ora di andare “verso l’alto”, ovvero tra le montagne dell’isola di Lefkada.
Cantina Siflogo
Chi ormai ci conosce, sa che della Grecia a noi piace fare esperienze uniche e, soprattutto, cerchiamo di dare sempre voce ai produttori locali grazie al nostro progetto “Alla ricerca del Made in Greece”.
Lefkada, in quanto a materie prime, ha davvero tanto da offrire, tant’è che è famosa per il miele, per il buon vino, per l’olio, la lenticchia e tanto altro; per questa ragione, ci dirigiamo in un paesino di montagna, Platistoma, per visitare una piccolissima cantina a conduzione familiare: cantina Siflogo.
Ad attenderci, c’era Vasillis, un giovane ragazzo che, insieme alla sua famiglia, dal 1994, porta avanti questa piccola azienda vinicola.
Entrando, inizia il breve tour nel luogo in cui tutto il processo per la produzione del vino ha inizio; il piccolo laboratorio è stato progettato e realizzato nel loro spazio abitativo, unendo la moderna tecnologia enologica a quella tradizionale.
Dopo una breve ma intensa spiegazione sull’utilizzo di ogni singola macchina presente, ci siamo poi spostati al piano terra, nella zona delle cantine.
Nelle loro cantine sotterranee, fatte in pietra, vengono fornite le condizioni ideali per la maturazione e l’affinamento del vino in selezionate botti di rovere francese.
In questo modo, ci spiegava Vasillis, evitano l’utilizzo di conservanti o di altri additivi chimici.
Inoltre, visto che non era la prima cantina che visitavamo, Michele ha posto una domanda a Vasillis “la luce soffusa, quasi buia, è una scelta estetica o serve per la fermentazione del vino”? Vasillis, compiaciuto della domanda, ci ha detto che è una scelta estetica fatta da lui personalmente, “per ricreare un’atmosfera storica”!
Vino organico
Ciò che rende unica questa cantina, è la produzione del vino organico…ma cos’è?
Si dice vino organico, quel vino ottenuto da uve coltivate secondo i principi dell’agricoltura biologica, che tipicamente esclude l’uso di fertilizzanti chimici artificiali, pesticidi, fungicidi ed erbicidi.
La produzione del vino comprende due fasi principali: quella che avviene in vigna, cioè tutto ciò che riguarda la coltivazione della vite, e quella che avviene in cantina, dalla fermentazione alcolica all’imbottigliamento.
La definizione di base del vino organico come “vino prodotto con uve coltivate biologicamente”, riguarda solo la prima fase, ovvero la coltivazione della vite.
Il vino “biologico” è in gran parte concentrato sull’uva che è priva di sostanze chimiche con pochi materiali sintetici aggiunti nel vino.
Per la produzione dei loro vini, utilizzano ben cinque tipologie di uva: Vertzami, Vardea, Chlori (vini bianchi), Mavropatrino ed il Vertzami (vini rossi).
Alla fine del tour, è prevista la degustazione di ben 8 vini, dei quali 3 organici, uno più buono dell’altro! Io al quinto bicchiere mi son fermata (ahahahahah).
Domanda che sicuramente ti starai facendo: «ma quanto costa questa visita?»
Ebbene, la visita e le degustazioni sono GRATUITE!!! si sì, hai letto bene, ed è anche per questa ragione che abbiamo acquistato una bottiglia di vino, mi sembrava il minimo, anche se dal canto suo, Vasillis, ce ne ha regalato un’altra; gesto che abbiamo apprezzato tantissimo!
Quindi, mi raccomando, segnati questa cantina e, quando andrai a Lefkada, vai a visitare la cantina Siflogo; Vasillis, la sua famiglia, ed i loro vini, meritano assolutamente di essere conosciuti!
Per prenotare una visita, basta una telefonata; indirizzo e numero di telefono li troverai QUI.
Giunta la sera e, dopo aver bevuto calici e calici di vino (ahahahah), necessitavamo di dover metter sotto i denti qualcosa, perciò, prima di salutare Vasillis, gli abbiamo fatto una domanda che solitamente facciamo ai local quando non abbiamo assolutamente idea di dove andar a mangiare “non turistico”:
“Vasillis, se ora dovessi uscire ed andare a mangiare qui vicino, dove andresti?”
La sua risposta? “Al Kafeneio dietro l’angolo, pensate che era un vecchio frantoio!”
Non potevamo certamente farci sfuggire questa chicca, e quindi ci siamo precipitati al Kafeneio.
Kafeneion Litrovio
Un vero amante della Grecia, sa perfettamente che mangiare in un Kafeneio è qualcosa di superlativo, un posto da vero local!
Devo dire che abbiamo mangiato veramente molto bene, pur non avendo molti piatti a disposizione, e soprattutto, abbiamo speso davvero molto poco.
Se ti piace il fegato, allora ti consigliamo di prendere il “Frigadeli”, un meze tipicamente Pasquale (ma noi lo abbiamo trovato anche a Giugno)…in cosa consiste? fegato di agnello o capra, fatto allo spiedo.
Io non sono amante delle interiora a differenza di Michele, ed è proprio lui che lo consiglia al 100%…pensa, dopo il primo boccone, è stato travolto da una turbinio di forti emozioni in quanto, il gusto di quel frigadeli, gli ha immediatamente ricordato il fegato che cucinava la sua nonna quando era piccolo, gusto che, pensava, di non provare mai più!
Dopo cena, son entrata all’interno del Kafeneio, per ammirare ciò che restava del vecchio frantoio!
Se vuoi saperne di più allora CLICCA QUI
Ahimè, il nostro tempo sull’isola di Lefkada si è concluso così…purtroppo, il volo di ritorno lo avevamo alle 10 del mattino (odio i voli di ritorno al mattino), senza ombra di dubbio poche ore, ma, come dico sempre “meglio poco che niente”…ho lasciato questa meravigliosa isola speranzosa di ritornare presto e vedere cos’altro ha in serbo per me!
*Articolo scritto in collaborazione con “Crystal Waters Lefkada”
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18 risposte
Che colori splendidi! Io mi sfizierei tanto ad ammirare la natura e a scattare tante foto, ma seguirei anche i tuoi consigli su cosa fare a Lefkada. Una domanda, ma cosa sono quei dolcini che ha Christos nella tua foto? Sembrano molto invitanti! 😋
Si chiamano Loukouma, sono simil ciambelle fritte vuote o ripiene
Un’isola selvaggia e ricca di spunti ma anche accogliente e molto molto verde: non avevo mai sentito parlare di Lefkada e mi hai davvero incuriosita con questo tuo articolo! Mi piacerebbe proprio visitarla e vedere la sua natura prorompente!
Lefkada è una forza della natura
I colori del mare sono incantevoli come in tutta la Grecia, mi sto segnando tutti i tuoi consigli, spero il prossimo anno di iniziare la mia visita!
Ti auguro presto un bel viaggio in Grecia
Ma che isola da sogno con quel mare! Ottimi anche gli spunti per non fare solo mare.
Grazie mille, son contenta che l’articolo ti sia piaciuto
Adoro il tuo blog che ogni volta mi porta in una nuova isola di questo paese, mi fai sognare e venire tanta tanta voglia di tornare a viaggiare in Grecia
Ma Grazieeee, queste tue parole mi fanno molto piacere
Hai ragione, è difficile riuscire a descrivere la bellezza di questi posti. Ma in questo articolo ci sei riuscita alla grande, e non solo con le parole. Anche le foto danno bene l’idea del paradiso che siete andati a visitare. Ottimi anche i consigli per vivere al meglio l’isola. Da tenere in considerazione per organizzare il viaggio.
Soni davvero felice che l’articolo ti sia piaciuto
E così mi hai fatto scoprire una nuova meta da sogno! Volendo pianificare un viaggio in Grecia, diffcile scegliere tra tante meraviglie!
L’importante è iniziare poi verrà tutto da solo
Aggiungerei anche Porto Katsiki, a me è piaciuta molto di più rispetto ad Egremni anche perché la scogliera cambia colore nel giro di pochissimo tempo in base alla luce… davvero stupenda!
In due giorni abbiamo abbiamo dovuto fare delle scelte, purtroppo! Sarà per la prossima volta sicuramente…
Un’isola diversa da scoprire, io sono sempre stata alle Cicladi o su isole più grandi ma ho voglia di scoprire altre isole e qui vedo che c’è veramente tanto oltre i mare, ottimi spunti
Lefkada è un’isola che offre moltissime cose