La Grecia evoca spesso immagini di isole paradisiache, ma c’è un tesoro nascosto nel cuore della Grecia continentale che ci ha conquistato: il Pelion, un angolo di paradiso che unisce montagne rigogliose e spiagge spettacolari.
Ecco il nostro itinerario di cinque giorni nel Pelion, tra villaggi pittoreschi, mare cristallino e tradizioni autentiche, perfetto per tutti i tipi di viaggiatori ed approvato anche da Athena (4 anni) ed Aurora (2 anni).
Itinerario Pelion Giorno 1: Makrinitsa e Portarià
Il viaggio inizia da Volos, una città affacciata sul mare che funge da porta d’ingresso per il Pelion. Dopo aver fatto colazione e aver ritirato l’auto a noleggio, ci dirigiamo subito verso il pittoresco villaggio di Makrinitsa, conosciuto anche come “il balcone del Pelion” per via della sua posizione spettacolare su una collina che domina il Golfo Pagasitico.
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La vista mozzafiato che si gode da qui è davvero unica, quasi da far sembrare il villaggio sospeso tra cielo e mare. Passeggiando tra le sue stradine acciottolate, scopriamo una delle attrazioni più curiose: nella piazza principale si trova un grande platano secolare, così grande da permettere di entrare all’interno, creando un’atmosfera surreale, quasi come in una scena della serie TV “From”.

Dopo aver esplorato il villaggio, ci fermiamo a gustare una tazza di caffè greco ed un freddo espresso e, poco dopo, ci accingiamo a visitare la piccola Chiesa di Agios Ioannis Prodromos situata sotto i portici non lontano dall’albero.
Dopo un paio d’ore a spasso per Makrinitsa, rimontiamo in auto verso una nuova destinazione: Portarià, ubicato a 13 minuti dal villaggio appena visitato.
Dopo l’arrivo a Portarià, ci dirigiamo subito verso il Kritsa Gastronomy Hotel, dove facciamo il check-in.
Una volta sistemati, è il momento di immergersi nella natura. Ci avviamo subito a piedi verso il Sentiero dei Centauri, che si trova a soli 360 metri dall’hotel, un sentiero ideale per il trekking, che attraversa la montagna tra boschi fitti e rovine antiche. Questo percorso prende il nome dai leggendari centauri della mitologia greca, che si dice abitassero queste terre. Camminando lungo il sentiero, ci sembra di entrare in un altro mondo, lontano dalla frenesia della vita quotidiana.

Giorno 2: Trekking a Tsagarada e relax a Damouchari
La mattina del secondo giorno, dopo un’abbondante colazione nella bellissima sala dell’hotel locata al primo piano (colazione inclusa nel prezzo del soggiorno), lasciamo Portarià con direzione Tsagarada, un affascinante villaggio circondato da una vegetazione lussureggiante.

Qui ci fermiamo ad ammirare il famoso platano millenario e a scoprire le tradizioni locali.
Con il sole ormai alto e la giornata che inizia a riscaldarsi, decidiamo di fare una pausa “bagno” e puntiamo verso una spiaggia nascosta, che deve il suo fascino proprio alla sua posizione remota, Fakistra.
Arrivare a Fakistra non è adatto per tutti, poiché il percorso a piedi per raggiungere la spiaggia è piuttosto difficile; si tratta, infatti, di un sentiero che scende lungo la montagna, tra rocce e vegetazione fitta. Il cammino richiede un po’ di impegno fisico, quindi è consigliato solo a chi è in buone condizioni fisiche e pronto a sfidare un po’ di fatica per raggiungere il paradiso.
Una volta arrivati, però, la fatica è ampiamente ripagata: l’acqua cristallina, circondata da scogli e da una natura incontaminata, crea un’atmosfera di totale isolamento e serenità.
La tranquillità di questo posto è ideale per chi cerca un angolo di pace lontano dalla folla.
Nel pomeriggio, proseguiamo il tour del Pelion verso Damouchari, una piccola spiaggia che ha conquistato la fama grazie al film Mamma Mia!. Le sue acque cristalline e il paesaggio circostante creano un’atmosfera perfetta per rilassarsi al sole.

Damouchari è una delle gemme nascoste della penisola del Pelion, un piccolo villaggio costiero noto per la sua bellezza naturale e il fascino autentico. Situato lungo la costa orientale, Damouchari è diviso in due parti principali: una baia naturale con acque cristalline e un piccolo porticciolo che conserva l’atmosfera di un tempo.
Giorno 3: Lafkos, tra tradizione e autenticità
Il terzo giorno “rotoliamo” verso sud puntando Lafkos, uno dei villaggi più affascinanti del Pelion meridionale, noto per la sua autenticità e per la sua ricca storia. Questo luogo sembra uscito da un altro tempo, con le sue stradine acciottolate, le case in pietra e un’atmosfera che invita a rallentare il ritmo.
Appena arrivati, facciamo una passeggiata nel cuore del villaggio, dove ogni angolo racconta una storia.
Il vecchio forno a pietra
La prima tappa è il celebre e vecchio forno a pietra Ioannis Drositis Bakery, un forno storico che è un vero simbolo del villaggio, ospitato in un edificio che sembra essere stato progettato da Evaristo De Chirico, noto architetto e padre del famoso artista Giorgio De Chirico. L’odore avvolgente del pane fresco e dei dolci tipici ci guida fino alla bottega, dove ci concediamo una pausa per assaggiare qualche specialità locale. Questo forno è più di un semplice luogo per acquistare della buona bougatsa o della spanakopita: è un simbolo della vita comunitaria di Lafkos, dove tradizione e autenticità si fondono.

Il kafeneio più antico della Grecia
Pochi metri più avanti giungiamo nel cuore del villaggio, dove si trova un vero gioiello: Cafè Forlida, il kafeneio più antico della Grecia, attivo da oltre 200 anni.

Entrare qui è come fare un salto indietro nel tempo. Gli interni sono decorati con vecchie fotografie, mobili d’epoca e oggetti che raccontano la storia del luogo. Ci sediamo a uno dei tavolini in legno, ordiniamo un frappè greco e ci lasciamo avvolgere dall’atmosfera unica del posto, osservando gli abitanti che si riuniscono per chiacchierare e giocare a tavli (backgammon).
Il museo di Lafkos
Se il tempo te lo permette, visita il Museo del Folklore di Lafkos, situato insieme al Museo Fabio nella scuola elementare del villaggio, dedicato alla cultura e alla vita del Pelion. Nel seminterrato dell’edificio sono esposti oggetti e opere della tradizione popolare di Lafkos e del Pelion in generale. troverai una varietà di macinacaffè, scatole tradizionali, armi, calici, attrezzi agricoli, ceramiche, carte postali, ecc.
La sera a Lafkos
Concludiamo la giornata cenando in una taverna sulla piazzetta, proprio affianco alla chiesa, gustando degli ottimi piatti tipici come il bakaliaros con la skordalià, vari mezedes, ed un buon piatto di giouvetsi, il tutto accompagnato con una ottima bottiglia di retsina.
Dopo cena, “rincasiamo” presso il “Esperos Pelion”, una guesthouse situata poco fuori il villaggio in una posizione panoramica che domina il Golfo Pagaseo.
Il nostro appartamento, dotato di una splendida terrazza con vista, ci ha regalato un momento indimenticabile: al mattino ci hanno servito una deliziosa colazione direttamente in terrazza, con tante leccornie e prodotti locali, un vero trionfo di sapori autentici. Dopo una giornata intensa, è possibile, inoltre, rilassarsi nella suggestiva zona piscina della struttura, che con il suo panorama nulla ha da invidiare alle iconiche viste di Santorini sulla caldera.

Giorno 4: Agios Lavrentios e casa di Yiayià Aspasia
Con la pancia super piena lasciamo il sud e iniziamo la risalita verso il suggestivo villaggio di Agios Lavrentios, situato tra le verdi montagne del Pelion. Questo piccolo borgo è noto per la sua autenticità e le tradizioni ben conservate e, passeggiando per le sue stradine acciottolate, circondati da case in pietra, ci regala un’atmosfera unica.
Attorno al villaggio si estende un fitto bosco, un vero mare verde fatto di castagni, faggi e innumerevoli ulivi che sembrano sussurrare antiche storie al vento. Qui ci siamo sentiti come se stessimo camminando in una dimensione sospesa, lontana anni luce da qualsiasi sospetto di tensione urbana o di affollamento.

È un luogo dove la natura domina sovrana, come una regina incontrastata, e il verde si impone con la sua forza tranquilla, avvolgendovi in un abbraccio di pace. In questo angolo di paradiso, la bellezza della natura ha sempre la prima e l’ultima parola, come un canto perpetuo che non conosce fine.
Un luogo simbolo di Agios Lavrentios è senza dubbio la piazza centrale Hatzini, cuore pulsante del villaggio. Qui si concentra la vita dell’insediamento: i tradizionali negozi artigianali, i kafeneia autentici e le taverne che offrono delizie locali si affacciano su una vista spettacolare che abbraccia la montagna dei Centauri e il villaggio di Drakeia, che sorge proprio di fronte.
Un pernottamento speciale: la casa di Yiayià Aspasia
Per la notte, scegliamo una sistemazione davvero insolita e speciale: siamo ospiti nella casa di yiayià Aspasia, una dolcissima nonnina greca che ci accoglie con un sorriso caloroso. La sua casa, arredata in perfetto stile anni ’60 o ’70, è un vero tuffo nel passato. Appena arrivati, ci fa accomodare sulla sua splendida terrazza con una vista mozzafiato sulle campagne del Pelion, offrendoci un bicchiere di succo di melograno fatto in casa.

La gentilezza di yiayià Aspasia ci conquista subito. Tratta le mie figlie come fossero sue nipotine, raccontando loro, pur sapendo che di greco non spiccicano una parola, storie del luogo e mostrando tutta la sua cura e amore per gli ospiti. È un’esperienza che va oltre il semplice soggiorno: è come essere accolti in famiglia.
Una colazione indimenticabile
Al mattino, yiayià si supera. Quando ci sediamo a tavola, ci troviamo davanti una colazione che solo una nonna sa preparare: pane fresco, marmellate fatte in casa, formaggi locali, pancake, dolci appena sfornati e frutta raccolta dal suo giardino. È un momento che non dimenticheremo, reso ancora più speciale dalla sua dolcezza e dal modo in cui ci ha fatto sentire a casa.
Conclusione del viaggio ad Ano Lechonia
Dopo aver salutato con affetto yiayià Aspasia, ci dirigiamo verso Ano Lechonia, il villaggio che chiude il nostro itinerario nel Pelion; qui il famoso e tanto atteso “trenaki” ci aspettava.
Giorno 5: Il Trenino del Pelion – Un viaggio magico tra montagna e storia
L’ultimo giorno del nostro itinerario nel Pelion è stato dedicato a un’esperienza indimenticabile: il famoso trenino del Pelion, un viaggio che ci ha fatto sentire come in una favola. Conosciuto anche come “Moutzouris”, questo treno storico, risalente al 1895, parte da Ano Lechonia e arriva fino a Milies, attraversando paesaggi mozzafiato che sembrano usciti da un libro illustrato.
Le mie bimbe erano entusiaste già alla stazione di partenza, osservando il trenino a vapore che sembrava un giocattolo antico, pronto a portarci in un’altra epoca. Il viaggio è un’esperienza unica: i vagoni attraversano ponti, viadotti e curve a gomito, con la natura del Pelion che si svela in tutta la sua bellezza.

Abbiamo ammirato le montagne verdi, i villaggi pittoreschi e le viste spettacolari sul Golfo Pagaseo.
Il viaggio con il trenino è stato la conclusione perfetta di un’avventura straordinaria. Athena ed Auorora non smettevano di parlare dell’esperienza, immaginandosi piccole viaggiatrici in un mondo magico; questo ultimo giorno nel Pelion è stato il coronamento finale ideale di un viaggio fatto di natura, autenticità e calore umano, lasciandoci con il desiderio di tornare presto in questa terra straordinaria.
Per maggiori informazioni sul trenino del Pelion leggi questo articolo:
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