Da qualche giorno, sulle testate giornalistiche greche, non si fa altro che parlare di Overtourism in Grecia, ovvero l’impatto negativo che il turismo, all’interno di una destinazione o in parte di essa, ha sulla qualità di vita (percepita) dei residenti e/o sull’esperienza del visitatore, ed in Grecia, questo fenomeno, ormai lo si percepisce soprattutto durante la stagione estiva.
Se da un lato questo Overtourism in Grecia è una manna dal cielo, dal momento che il turismo è la fonte primaria per quanto riguarda l’economia del Paese, dall’altro, però, se guardiamo l’impatto che ha sulle spiagge – e non solo – è enorme, e potrebbe generare effetti negativi a lungo termine.
Il sovraffollamento sulle spiagge potrebbe portare alla distruzione della natura e della fauna locale, al sovrasviluppo dell’area e all’inquinamento acustico, tutti fattori che, tra l’altro causerebbero l’allontanamento dei turisti in futuro.
L’emergenza dell’inquinamento da rifiuti in mare, sulle spiagge e anche lungo il ciglio della strada, ha assunto, infatti, proporzioni allarmanti a livello globale, un problema che interessa da vicino anche la nostra amata Grecia.
Overtourism in Grecia: Chrysi island chiusa ai turisti

Prendiamo per esempio la meravigliosa Chrysi Island, l’isolotto al largo delle coste meridionali cretesi, chiusa al turismo in quanto è stato deturpato il suo ecosistema. Ebbene si, l’isola è stata chiusa ai turisti a partire dal 1° maggio fino al 31 ottobre 2022 per preservarne flora e la fauna: il numero dei visitatori giornalieri aveva raggiunto numeri spaventosissimi! Si contavano, infatti, migliaia e migliaia di presenze al giorno per tutto il periodo di alta stagione.
A tutto questo sovraffollamento giornaliero, si aggiungevano anche moltissime persone che si accampavano in tende oppure in capanne auto-costruite portando, di conseguenza, ad un considerevole aumento dell’immondizia; inoltre il consumo delle falde acquifere ha portato alla distruzione di un numero impressionante di cedri, sia giovani che secolari.
Spiaggia del Relitto

Un altro esempio lampante è dato dalla bellissima e famosissima spiaggia del Relitto (Navagio per i greci) dell’isola di Zante, nella quale – soprattutto durante i mesi di alta stagione – si verifica non solo un “sovraffollamento” turistico, ma anche un maggior abbandono dei rifiuti come se nulla fosse!
Ma chi è responsabile della raccolta dei rifiuti alla spiaggia del Relitto? Le parole del vicesindaco, Nikitas Spinos, ai microfoni di Η Καθημερινη:
<< L’autorità comunale non ha più la responsabilità di gestire lo spazio. La responsabilità spetta al Ministero del Turismo, attraverso il comitato da esso creato per la gestione della spiaggia del Relitto. Nel funzionamento del comitato, infatti, viene citata anche la “tutela dell’ambiente” del territorio. La spazzatura a Navagio non rientra nella protezione dell’ambiente? >>.
E mentre si cerca di capire a chi spetta il compito di ripulire la spiaggia, perché nel frattempo i cari visitatori non imparano a portarsela via, anziché abbandonarla li?
#ripuliAMOlaGrecia

Ed è per questa ragione che, noi de “ Il mio viaggio in Grecia”, insieme ai nostri collaboratori Giovanna Tamburrino e Fabrizio Gee, abbiamo deciso di dar vita ad una campagna di sensibilizzazione per la tutela e la salvaguardia dell’ambiente attraverso l’hashtag #ripuliAMOlaGrecia.
#ripuliAMOlaGrecia non deve essere solo un tag per renderci “fighetti”, ma questo hashtag è preceduto da un atto fisico, ovvero trasformarci in piccoli volontari durante i nostri viaggi in Grecia. Ma in che modo?
Semplicissimo, ovunque noi saremo, in qualsiasi posto andremo, ritagliamoci sempre del tempo per osservare l’ambiente in cui ci troviamo e, con dei guanti ed un sacco dell’ immondizia, facendo molta attenzione, cerchiamo di raccogliere tutto il marciume che gli incivili o il mare hanno lasciato sulle spiagge (non solo spiagge ovviamente, questo vale anche se siamo ad Atene, Salonicco ecc…o in qualche villaggio tradizionale), documentando tutto compilando una scheda che forniremo a tutti coloro che avranno voglia di prendere parte a questa iniziativa.
Alla fine dell’estate invieremo queste schede all’ HELMEPA, un’associazione che coordina, in Grecia, la campagna Let’s Cleanup Europe.
Allora, siete pronti a far parte di questo “gruppo” ed a rendere la nostra amata Grecia un posto migliore? Inviaci una mail o scrivici in DM sulle nostre pagine Facebook o Instagram o entra a far parte del Gruppo Facebook: Il soffio ellenico: Il mio viaggio in Grecia
P.s. ovviamente queste belle parole non valgono solo per la Grecia ma per tutti i posti del Pianeta Terra!
Quale altro posto conosci che, purtroppo, è colpito da “overtourism” procurando, di conseguenza, un considerevole inquinamento ambientale?
20 risposte
É incredibile come l’overtourism, ovunque sia, sia un danno irreparabile: il covid non ha insegnato proprio nulla a queste persone! L’ambiente dovrebbe essere una priorità per tutti, soprattutto per i viaggiatori, eppure si assiste a questi scempi che non hanno limiti o confini (vedi Jova Beach Party da noi, solo un esempio). Avete fatto bene a lanciare questo hashstag e mi congratulo con il vostro impegno, siete da ammirare!
Intanto bravissimi per l’iniziativa!
Stavo giusto sentendo mia sorella che al momento è a Santorini e mi ha detto che ieri c’erano 4 navi da crociera e infatti sull’isola non riusciva a muoversi!
Condivido al cento per cento quello che state facendo e cercherò di rendermi utili “alla giusta causa”. A mio parere, dovrebbero chiudere o rendere a numero chiuso anche la zona di Elofanissi a Creta. Ci sono stata poco meno di un mese fa, e ti assicuro che sono scappata subito. Non c’era un millimetro libero in spiaggia, altro che over turismo, sembrava di essere con un’invasione in corso😭
E pensa che danno a quell’ecosisistema
Io ho avuto la fortuna di visitare Chrissi Island 3 anni fa e non posso immaginare che un’isola così bella sia stata addirittura chiusa . Complimentoni per il progetto. Io sono ovviamente dalla vostra.
Mamma mia guarda questo per me è un vero fardello. Abitando in una località turistica ogni anno combattiamo contro l’abbandono selvaggio di rifiuti. Purtroppo i turisti, e dico soprattutto gli italiani, in vacanza sono davvero pessimi, strafottenti e maleducati!
Un’iniziativa lodevole, davvero bravi! Anche nel mio piccolo talvolta mi ci metto, a raccogliere rifiuti, ma mi sembra sempre una lotta impari. Però, con la vostra organizzazione e divulgazione, sarà sicuramente un successo e soprattuttto utile! Purtroppo la questione dell’overtourism non è solo spazzatura buttata sulle spiagge da incivili, ma numeri che ecosistemi delicati non possono tollerare. Lì serve anche una volontà politica, e trovo giusto che abbiano chiuso Chrysi island.
Complimenti per l’iniziativa, bravissimi. Devo dire che anche io cerco sempre di portare via sia la mia spazzatura che quella degli altri quando ne trovo in giro. Non sai quante lattine e bottiglie vuote abbiamo trovato in un parco naturale un paio di weekend fa, completamente abbandonate lì. Ci siamo presi l’impegno di portarle via nei nostri sacchetti.
Purtroppo l’overtourism ma anche il poco rispetto dell’ambiente è un danno irreparabile e dovrebbero iniziare a insegnarne i danni in lezioni di educazione civica per far capire l’impatto a lungo termine.
È veramente uno “schifo”, siamo circondati da incivili
Complimenti per la bella iniziativa. Una delle cose della Grecia che più mi è rimasta nel cuore era l’amore delle persone per l’ambiente, tutti si portavano via dalle spiagge i propri rifiuti. Non vorrei essere fraintesa ma il turismo di “massa” (e con massa intendo l’ignoranza) sta rovinando la bellezza di molti luoghi. Prima di viaggiare bisogna imparare a rispettare
Hai pienamente ragione, ed io lo chiamerei turismo di massa di incivili
Complimenti per questa bellissima iniziativa! L’Overtourism, purtroppo, comporta sempre conseguenze negative sia per quanto riguarda l’impatto ambientale che quello culturale…
Se si continua in questa direzione ben presto quei posti cesseranno di esistere
Ottimo progetto ma è pazzesco vedere come l’overtourism stia intaccando il mondo. Vedere quella foto di Zante mi fa male, ma come è possibile tanta inciviltà, speriamo che questi progetti sensibilizzino maggiormente
Io vorrei sapere se le stesse persone che lasciano spazzatura ovunque lo fanno anche in casa loro!
Non sono affatto meravigliata dal fatto che il turismo stia creando degli effetti negativi sull’ambiente, visto che la Grecia è una destinazione molto ambita. C’è solo da sperare che le buone maniere dei visitatori migliorino e che non si creino danni permanenti!
Lo spero anche anche io guarda
Innanzitutto complimenti per l’iniziativa. Immagino che il sovraffollamento in tante piccole località della Grecia e di altri posti nel mondo abbia causato danni non indifferenti per via del comportamento irresponsabile di tanti turisti. Lo vivo in prima persona anche nella mia piccola città di provincia dove, ogni due anni, si svolge una fiera internazionale. Alla fine le strade sono una discarica a cielo aperto.
Non ne usciamo più da questo effetto negativo!
Sto rientrando ora da un viaggio in Grecia, prima Mykonos poi Santorini, purtroppo il problema rifiuti è nettamente evidente, non credo che il problema siano solo i turisti. A Santorini a fianco a Fira c’è una discarica enorme, ho le foto, di giorno scaricano i rifiuti e di notte le sotterrano, nessuna raccolta differenziata, utilizzano ancora sacchi in plastica molto grossi che non ricordo di aver mai visto neppure in Italia! Forse invece di investire solo in strutture turistiche sarebbe necessario che il popolo greco cominci a pensare seriamente alla raccolta differenziata inesistente e alla costruzione di un impianto serio per lo smaltimento rifiuti.