Una delle più antiche tradizioni greche, legate al periodo di Pasqua, è sicuramente quella di Kyra Sarakostì, che letteralmente significa “Signora Quaresima“.
Ma di cosa si tratta?
Kyra Sarakostì non è altro che una sorta di calendario, che serve a contare le settimane che vanno dal Kathara Deftera alla settimana della Grande Quaresima; infatti, come potete notare dalla sua fisionomia, questa signora possiede ben 7 piedi.
La Quaresima in Grecia è uno dei momenti più importanti e più sentiti per il popolo greco ortodosso, infatti, a partire dal Lunedi del Kathara Deftera, ha inizio il grande digiuno che si protrarrà fino alla notte di Pasqua.
Kyra Sarakostì ed il suo significato
In gran parte della Grecia Kyra Sarakostì viene realizzata sotto forma di disegno raffigurante una donna, che ricorda vagamente una suora con le braccia conserte, una croce sulla testa, senza orecchie e senza bocca…ma perché?
Ovviamente dietro a tutto questo c’è un significato profondo, che ora ti spiegherò.
Le braccia conserte simboleggiano il gesto della preghiera come promemoria del viaggio spirituale di ogni fedele durante tutto il periodo della Quaresima greca, mentre la croce sulla testa rappresenta la sua fede cristiana.
Indossa abiti tradizionali, non ha nè bocca nè orecchie e questo per ricordare al mondo intero che, durante tutto il periodo di digiuno, bisogna stare attenti a ciò che si mangia e, soprattutto, a non ascoltare i pettegolezzi e/o parlare male di altre persone.
Come detto all’inizio, ha sette piedi, che stanno a significare le sette settimane del digiuno pre-pasquale.
Ogni sabato i bambini staccano un piede, fino ad arrivare così all’ultima settimana, ovvero quella di Pasqua. A tal proposito, un’antica usanza prevede che proprio l’ultimo piede venga nascosto all’intero di un fico o nella ciotola della frutta secca, e chi lo trova sarà considerato il fortunato…sbaglio o ricorda anche a te la tradizione della moneta della Vasilopita?
In alcune regioni della Grecia, invece, l’ultimo piede viene nascosto nel pane pasquale, conosciuto come Lambròpsomo (una avariante dello tsoureki).
Kyra Sarakostì, però, non è rappresentata solo come disegno, ma alcune famiglie la creano con la pasta sale e poi la decorano con i chiodi di garofano, dopodichè viene fatta asciugare in forno o sotto al sole; altre, invece, la realizzano sotto forma di bambola di pezza, o ancora, nell’area del Pontos appendono una patata o una cipolla, ed infilano sette piume di gallina o gallo in semicerchio e, proprio come avviene per ciascun piede, poi ne viene staccata una ogni settimana.
Quest’ultima usanza è chiamata Koukouras ed è molto temuta dai bambini…sul perché basta semplicemente guardarla, terrorizza anche me!
In occasione del mio primo digiuno quaresimale, quest’anno anche io, con l’aiuto delle piccole Athena ed Aurora, creerò, per la nostra prima volta, Kyra Sarakostì in pasta sale; ti piacerebbe farla insieme a noi?
Come creare a casa Kyra Sarakostì
Realizzare Kyra Sarakostì è davvero super facile e bastano pochissimi ingredienti:
Ingredienti:
- un bicchiere di sale fino;
- un bicchiere di farina;
- acqua q.b.
- figura di Kyra Sarakostì
- due chiodi di garofano
- colori alimentari o cannella (facoltativo)
Procedimento
Preriscaldare il forno a circa 60 gradi in modalità ventilato.
In una ciotola unire la farina ed il sale e mescolare.
Aggiungere poco a poco dell’acqua, fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo.
Creare una pagnotta, coprire con pellicola e far riposare per un paio d’ore; in questo modo il sale verrà completamente assorbito.
Stendere l’impasto con un mattarello, fino a raggiungere lo spessore di circa 1 cm.
Prendere la figura di Kyra Sarkostì, stampata precedentemente, poggiarla sulla pasta sale e, con l’aiuto di un coltello, tagliare lungo tutto il perimetro.
Se sei una persona abbastanza creativa potresti modellare la Signora Quaresima a mano libera.
Creata la Kyra puoi decidere di lasciarla così al naturale o darle qualche colore…io proverò ad usare i colori alimentari, ed userò la cannella per colorare il suo grembiule, vediamo come va!
Non dimenticare i chiodi di garofano che servono per creare gli occhi.
Mettere Kyra in forno per circa 30 minuti.
Prima di concludere ti lascio anche una bellissima filastrocca che i bambini greci recitano:
Την Κυρά Σαρακοστή
που είναι έθιμο παλιό
οι γιαγιάδες μας τη φτιάχναν
με αλεύρι και νερό!
Για στολίδι της φορούσαν
στο κεφάλι της σταυρό
και το στόμα της ξεχνούσαν
γιατί νήστευε καιρό!
Και μετρούσαν τις ημέρες
με τα πόδια της τα εφτά
κόβαν ένα τη βδομάδα,
μέχρι να ρθει η Πασχαλιά.
Traduzione…
La Signora Quaresima
che è usanza antica
la facevano le nostre nonne
con acqua e farina!
Per decorarla le mettevano
in testa una croce
ma la sua bocca veniva dimenticata
perché digiuna un po’!
E si contano i giorni
con i suoi sette piedi
che si tagliano ogni settimana
fino a Pasqua.
Un rapido promemoria:
Ricorda che Il mio viaggio in Grecia è qui per guidarti nella pianificazione del tuo viaggio unico ed autentico in Grecia aiutandoti, così, step by step.
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9 risposte
Anche in Italia, un tempo si osservava la Quaresima digiunando (cosa che ovviamente ormai fanno solo in pochi); ma mi ha meravigliata leggere che non si possano neanche fare pettegolezzi o parlare male della gente.
Che idea simpatica da mettere in pratica insieme ai bambini, Grazie delle dritte, proveremo a farle nel week end, visto che sarà maltempo! ma questa cosa dei pettegolezzi in Italia non funzionerebbe mai… ne sono sicura!
Ahahahahhahahaha l’italiano non riesce a non spettegolare dici?
Un bellissimo viaggio nelle tradizioni della Grecia Ortodossa! Ho letto con molto interesse questo articolo perché avevo già sentito parlare della Signora della Quaresima, ma non conoscevo bene la storia.
Ma dai ne avevi già sentito parlare? Dove?😍
Mi piace scoprire le tradizioni, soprattutto di paesi non italiani. Questa non la conoscevo e nemmeno la ricetta, la proverò!
La Koukouras è un’usanza bellissima, adoro tutto ciò che parla di paganesimo misto alla religione, lo trovo affascinante perchè indica il lato antropologico della nostra umanità. Sempre bello leggere le tradizioni di cui parli, sarebbe difficile scoprirle in altro modo!
Ci fai scoprire sempre delle interessantissime curiosità sulla cultura ellenica. Questa proprio non la sapevo, è una splendida usanza.
Ho soggiornato per lavoro in Grecia durante il periodo quaresimale e pasquale, mi aveva molto colpito quanto è sentita questa festività, e questa tradizione me lo conferma.